Curiosità

La crusca in cucina e panificazione

Quanto spesso ti capita di usare la crusca in cucina? In tanti risponderanno mai. A torto, perché questa buccia contenuta negli strati più esterni del chicco di grano e che costituisce circa il 14,5% della cariosside è in realtà un ottimo alleato della nostra dieta. Ma come si è arrivati al punto di ignorarla e separarla dalla farina? La ragione è chiara come la farina bianca: la farina senza crusca è più facile da panificare e oltre tutto un tempo il colore del pane bianco era associato ad un pane di qualità più pregiata e dunque alla ricchezza. Non stupisce dunque il nome che prende l'istituto che in Italia si occupa di preservare l'uso della lingua italiana: l'Accademia della Crusca. Nata durante il Rinascimento a Firenze l'Accademia soleva chiamare “cruscate” le proprie riunioni, cui il compito era infatti quello di separare “il fior di farina dalla crusca”, ovvero selezionare la parte migliore della lingua.

Ma torniamo al nostro ingrediente del giorno, la crusca! Il termine crusca indica l’involucro esterno che riveste i semi di riso, frumento, ed altri cereali perciò è errato parlare di crusca riferendosi al solo prodotto ricavato dal frumento. Questa polvere, che può essere più o meno fine, viene estratta mediante la macinazione dei semi del cereale e si presenta sotto forma di scaglie di colore marrone.

La crusca che interessa a noi è la crusca che si ricava dal cereale più usato nela panificazione: il frumento. Questa tipologia di "scorza" del chicco contiene infatti un altissimo quantitativo di fibre, la maggior parte delle quali insolubili ovvero che non vengono digerite. Questa particolarità del prodotto è importantissima per il benessere del nostro intestino, in quanto queste fibre gli permettono di lavorare meglio e quindi la crusca è indicata in caso di stitichezza e costipazione.

Per comparazione ad un altro tipo di crusca consumata più comunemente come quella d'avena, la crusca di frumento ha un quantitativo leggermente minore di proteine e grassi. Per contro però fornisce un maggior apporto di alcuni micronutrienti quali il ferro, il magnesio e il tocoferolo alla stessa.

La polvere di crusca è un ingrediente molto versatile e può essere utilizzata in aggiunta o sostituzione di farine raffinate e pane grattato, per la preparazione di ricette dolci o salate. Inoltre può essere aggiunta allo yogurt per una colazione salutare e ricca di fibre.

Attenzione però un consumo eccessivo può dare luogo ad effetti indesiderati come il meteorismo e l'alterazione dell’alvo.