Curiosità

Pane e patria: il gusto della tradizione svizzera

C’è un profumo che, tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto, si diffonde dalle panetterie di tutto il paese: è quello del pane appena sfornato, con la croce svizzera incisa sulla crosta. Iconico e familiare, questo panino del 1° agosto – il 1.-August-Weggen – è solo una delle tante espressioni di una tradizione panificatoria sorprendentemente ricca per un Paese così piccolo. In Svizzera esistono infatti più di 200 tipi di pane: una varietà che racconta storie di territorio, cultura e memoria.

Un piccolo Paese, un grande amore per il pane
Nonostante la sua dimensione geografica contenuta, la Svizzera ha saputo sviluppare una straordinaria biodiversità… anche in panetteria. Ogni regione, ogni valle, ogni cantone ha un proprio pane tipico. La ragione è storica e culturale: le differenze linguistiche, le abitudini alimentari, l’agricoltura locale e il clima hanno contribuito a creare una vera e propria “mappa del pane”.
Mangiare pane, in Svizzera, è più che un’abitudine: è una forma di appartenenza.
 
I pani della Festa Nazionale
Il 1° agosto è la Giornata della Patria, e come ogni celebrazione che si rispetti, è accompagnata da simboli riconoscibili. Uno di questi è il 1.-August-Weggen: un panino morbido, leggermente dolce, sormontato da una piccola croce svizzera in pasta bianca o segnata con un’incisione. Si trova in tutte le panetterie e supermercati nei giorni precedenti alla festa, spesso accompagnato da burro, formaggi locali o marmellate. Un pane semplice, ma profondamente identitario.
 
Dalla treccia al contadino: i grandi classici
La Treccia (Zopf) è forse il pane più amato a livello nazionale. Intrecciata a mano, lucida e dorata, viene preparata con latte, burro e uova. Non è dolce, ma ha una morbidezza che la rende perfetta per le colazioni lente del fine settimana, accompagnata da burro e miele. Ogni domenica, milioni di svizzeri ne spezzano una fetta, perpetuando una tradizione secolare.
Il Bauernbrot (pane del contadino), invece, rappresenta la parte più rustica e nutriente della panificazione svizzera. Con farina di grano e segale, è un pane denso, scuro, nato negli anni ’50 per valorizzare l’eccesso di latte disponibile nelle zone alpine. È il pane quotidiano, quello da tagliare spesso, da accompagnare con una zuppa, un formaggio stagionato o una fetta di speck.
 
Pane cantonale: quando la geografia diventa gusto
La ricchezza della Svizzera si esprime anche nei suoi pani regionali, che cambiano forma, sapore e consistenza a seconda del cantone:
  • Baslerbrot (Basilea): crosta spessa e croccante, mollica elastica e irregolare, è uno dei pani più distintivi della Svizzera tedesca. Viene fatto con un impasto molto idratato, lasciato riposare a lungo per sviluppare aromi intensi.
  • Pane di segale del Vallese (Pain de seigle valaisan): denso, profumato, con lievito madre e AOP riconosciuta. È il pane alpino per eccellenza, perfetto con raclette o salumi secchi.
  • Zürcher Murren (Zurigo): panini rotondi dalla forma “a fiore” con punte che si spezzano facilmente. Soffici dentro, dorati fuori, sono un classico delle tavole zurighesi.
  • Pane ticinese: dalla forma a filoncino spezzato in pezzi, perfetto da staccare con le mani, è il pane bianco della Svizzera italiana. Morbido, fragrante e conviviale, ideale per accompagnare i pasti o fare merenda.
 
Anche il pane ha una storia (e non è tutta uguale)
Dietro ogni fetta di pane c’è un racconto: di chi coltiva, di chi macina, di chi impasta e di chi cuoce. Non tutti i pani sono uguali, e non solo per gli ingredienti: cambia il modo in cui vengono fatti lievitare, le farine usate, la quantità d’acqua, i tempi di cottura. In un’epoca di omologazione, il pane svizzero resiste come baluardo della diversità gastronomica.
Prendi ad esempio il Ruchbrot, fatto con farina semi-integrale (con un alto tenore di crusca): è nutriente, saporito, e molto apprezzato nelle regioni tedesche. O i Birnbrot, pani dolci ripieni di pere secche, spezie e noci, che raccontano l’ingegno delle valli alpine nel conservare la frutta.
 
Il pane come gesto quotidiano (e patriottico)
In fondo, ogni volta che scegli un pane locale, scegli un pezzo di Svizzera. Lo porti in tavola e lo condividi. Lo spalmi, lo spezzi, lo usi per accompagnare un formaggio, una marmellata o un’insalata. Il pane è il cibo più semplice, ma anche il più ricco di significati.
Per questo, nei giorni che precedono il 1° agosto, vale la pena guardare con più attenzione al cestino del pane: non solo per il gusto, ma per quello che rappresenta. È la memoria di un Paese fatto di differenze, unite dalla volontà di restare insieme.